Vitamina E, cos’è e a cosa serve: scopri cos’è, a cosa serve, dove si trova, fabbisogno giornaliero, sintomi e cause di una carenza, come assumerla come integratore.
Che cos’è la vitamina E
La vitamina E, chiamata anche tocoferolo, è la più comune tra le vitamine. E’ un antiossidante che aiuta a proteggere le cellule dai danni, combattendo i radicali liberi e favorendo il rinnovo cellulare. Questo nutriente essenziale si trova naturalmente in molti alimenti. Inoltre è anche disponibile come integratore alimentare e volte e in alcuni alimenti trasformati. La vitamina E è liposolubile. Ciò significa che il corpo la conserva e la utilizza secondo necessità.
A cosa serve la vitamina E
La vitamina E svolge diversi ruoli nel organismo, aiuta a prevenire malattie cardiovascolari e protegge l’organismo dai radicali liberi causati dal fumo di sigaretta e dall’inquinamento ambientale, i principali sono:
- Antiossidante
- malattie cardiache
- prevenzione del cancro
- alta pressione sanguigna
- indurimento delle arterie
- fumo di sigaretta
- inquinamento dell’aria
- eccessiva esposizione ai raggi UV del sole
Quando le cellule vengono esposte ai radicali liberi avviene un processo di ossidazione e invecchiamento più rapido della cellula che porta a danni che ne accorciano la vita. In particolare la vitamina E è un potente antiossidante che aiuta a ridurre i danni causati dai radicali liberi e a rallentare il processo di invecchiamento delle cellule.
Tuttavia la vitamina E può anche aiutare alla prevenzione del cancro grazie alla sua azione antiossidante che protegge le membrane cellulari.
Inoltre il suo effetto agisce anche a livello cardiovascolare grazie alla capacità di ridurre i processi di aggregazione delle piastrine, riducendo il rischio di problemi alle arterie.
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In quali alimenti è presente la vitamina E
È presente nella maggior parte negli oli vegetali, nella frutta secca come arachidi, mandorle, nocciole, semi di girasole, così come nelle uova, spinaci, asparagi, ceci, broccoli. Ricordiamo tuttavia che la vitamina E è molto diffusa ed è presente in moltissimi alimenti. Inoltre nell’elenco sottostante vedremo gli alimenti che ne contengono la maggior quantità.
Contenuto Vitamina E/100g:
- Germe di grano (OLIO) 149mg
- Nocciola (OLIO) 47mg
- Semi di girasole (OLIO) 41mg
- Mandorla (OLIO) 39mg
- Peperoncino in polvere 38mg
- Semi di girasole 35mg
- Mandorle 26mg
- Curry 22mg
- Origano 18mg
- Nocciole 17.5mg
- Olio di arachidi 15.5mg
- Olio di Oliva 14.5mg
- Pinoli 9mg
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Qual è il fabbisogno giornaliero
Il fabbisogno medio giornaliero è da 7mg a 15 mg. I dosaggi consigliati sono:
- Per uomini e donne da 14 anni in su – 15mg
- 9 – 13 anni – 11mg
- 4 – 8 anni – 7mg
- 1 – 3 anni – 6mg
I sintomi della carenza
La carenza causa la fragilità dei globuli rossi e la degenerazione dei neuroni. Si manifesta con i seguenti sintomi:
- difficoltà di deambulazione o di coordinazione
- dolore o debolezza muscolare
- disturbi visivi
- malessere generale
Tuttavia in un soggetto sano una carenza è rara, poichè come abbiamo visto si trova nella maggior parte degli alimenti, e viene conservata nel grasso.
Le cause della carenza
Come per la maggior parte delle vitamine le principali cause di carenza sono dovute a una dieta non bilanciata, uno scarso assorbimento del corpo di tale vitamina, o ad una difficoltà di immagazzinamento dovuta ad altre patologie.
In particolare alcune patologie posso impedire al corpo di assorbire adeguatamente i grassi, comprese le sostanze liposolubili come la vitamina E:
- pancreatite cronica
- colestasi
- fibrosi cistica
- cirrosi biliare primaria
- Malattia di Crohn
- sindrome dell’intestino corto
Tuttavia vi sono anche casi particolari come l’atassia, una condizione genetica neurologica che colpisce la coordinazione muscolare, vi è una mancanza di vitamina E causata proprio dall’atassia.