Rame, cos’è e a cosa serve: scopri cos’è, a cosa serve, dove si trova, sintomi e cause del suo abuso, come assumerlo come integratore.
Che cos’è il rame
Il rame è un elemento presente in piccole quantità nel corpo umano e, come il ferro e lo zinco, è un metallo-micronutriente essenziale per tutti gli organismi viventi superiori. È implicato soprattutto nelle reazioni di ossidoriduzione e nella sintesi proteica, ad esempio per la produzione di certi enzimi. In un individuo adulto se ne trovano circa 100 mg, concentrati per lo più nel fegato, nelle ossa e nei muscoli, nel cervello, nei reni e nel cuore.
A cosa serve il rame?
Il rame ha un ruolo importante in una serie di funzioni, tra cui la produzione di globuli rossi, la regolazione della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna, l’assorbimento del ferro, la prevenzione della prostatite o dell’infiammazione della prostata, l’attivazione del sistema immunitario e lo sviluppo e il mantenimento di ossa, tessuto connettivo e organi come il cervello e il cuore. È inoltre importante per il funzionamento di molti enzimi, è coinvolto nella pigmentazione di pelle e capelli e esercita un’azione antiossidante, proteggendo così la cellula dai danni dei radicali liberi.
Secondo uno studio di Medicinal Research Reviews, il rame è un possibile trattamento per una serie di condizioni, tra cui disturbi neurologici degenerativi, come ad esempio il morbo di Alzheimer, il morbo di Parkinson e la malattia di Creutzfeldt-Jakob.
In quali alimenti è presente il rame
Tra gli alimenti ricchi di rame si trovano sia cibi di origine animale che vegetale. Sono esempi tipici le frattaglie, come ad esempio fegato e reni, le ostriche, i granchi, le aragoste, le noci e le arachidi, i semi di girasole con il relativo olio, la crusca di frumento o di segale, i fagioli, le lenticchie, il cacao e il cioccolato. È presente anche in quantità minore nelle carni, soprattutto l’agnello, nei funghi, nel lievito di birra e in alcuni frutti come i limoni, le mele, la papaya e il cocco.
Contenuto di rame in 100 g di:
- Fegato di vitello 11.865 mg
- Alga spirulina essiccata 6.1 mg
- Carne di anatra cruda 5.962 mg
- Ostriche cotte 5.707 mg
- Funghi secchi 5.165 mg
- Sesamo 4.082 mg
- Cacao amaro 3.788 mg
- Cioccolato fondente amaro 3.233 mg
- Calamaro cotto 2.114 mg
- Semi di papavero 1.627 mg
- Semi di girasole non salati 1.597 mg
- Noci fresche 1.586 mg
- Aragosta cotta 1.55 mg
- Pomodori secchi 1.423 mg
- Pinoli secchi 1.324 mg
- Pistacchi 1.3 mg
- Granchio in umido 1.182 mg
- Arachidi 1.144 mg
- Grano saraceno 1.1 mg
- Fagioli giapponesi azuki 1.094 mg
- Crusca di grano 0.998 mg
Qual è il fabbisogno giornaliero di rame?
Per soddisfare il fabbisogno giornaliero di questo minerale serve un’alimentazione sana ed equilibrata e la quantità assunta con la dieta è generalmente sufficiente. L’assunzione stimata per un individuo adulto è compresa tra 1,5 e 3 mg al giorno.
I sintomi della carenza di rame
Per il suo ruolo nel facilitare l’assorbimento del ferro, la carenza nutrizionale di rame può causare sintomi simili all’anemia sideropenica, con possibilità di neutropenia, anomalie ossee, ipopigmentazione, crescita ridotta, aumento dell’incidenza di infezioni, osteoporosi, ipertiroidismo, anomalie nel metabolismo del glucosio e del colesterolo. Questa condizione potrebbe inoltre avere serie ripercussioni sulla salute, con demineralizzazione delle ossa, fragilità delle pareti delle arterie, problemi ai connettivi, disturbi nervosi, alterazioni delle funzioni immunitarie e aumento del rischio di malattie cardiovascolari e neurodegenerative.
Le cause della carenza di rame
La maggior parte delle persone ricevono abbastanza rame dalla loro dieta. Tuttavia, un’alimentazione non equilibrata, un malassorbimento o anche un apporto eccessivo di zinco possono portare a una carenza di questo minerale. Inoltre, se avete una delle seguenti condizioni, potreste avere bisogno di rame supplementare.
- Celiachia
- Fibrosi cistica
- Malattia di Crohn