Vitamina D cos’è e a cosa serve, quali sono i sintomi di carenza di Vitamina D, cause della carenza, fabbisogno giornaliero, integratori.
Che cos’è e a cosa serve
La Vitamina D è una vitamina liposolubile che viene prodotta dalla pelle quando viene esposta ai raggi del sole. Aiuta l’organismo a metabolizzare il calcio e di conseguenza favorisce una corretta calcificazione delle ossa. Inoltre favorisce anche l’assorbimento del fosforo e aiuta a ostacolare la comparsa di disordini autoimmuni e del sistema nervoso.
Anche se la maggior parte della Vitamina D viene prodotta dalla pelle tramite i raggi UV è possibile anche trovarla in alcuni cibi come nei pesci grassi.
Essendo liposolubile viene immagazzinata nel fegato ed utilizzata a seconda delle necessità.
Tuttavia poiché molte persone trascorrono la maggior parte del tempo in luoghi chiusi e poiché nei cibi si trova in quantità limitate, la carenza è molto frequente.
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Quali sono i sintomi di carenza di Vitamina D?
La carenza risulta essere molto frequente e spesso non viene diagnosticata perché i sintomi sono solitamente impercettibili.
Vediamo nello specifico quali sono i sintomi di carenza di Vitamina D.
Stanchezza e affaticamento
La stanchezza e l’affaticamento sono sintomi che possono derivare da molteplici fattori. La carenza di Vitamina D è una di queste e spesso non viene tenuta in considerazione per questo problema.
Diversi studi hanno dimostrato che livelli ematici molto bassi possono causare stanchezza.
Un caso di stanchezza cronica diurna e mal di testa ha riscontrato solo 5,9 ng/ml di vitamina D nel sangue. Sotto 20ng/ml è considerata carenza quindi questa concentrazione evidenziava una carenza grave. Dopo l’assunzione di integratori, quando la concentrazione nel sangue è salita a 39 ng/ml i suoi problemi di mal di testa e stanchezza si sono risolti.
Tuttavia non è per forza necessaria una carenza grave, infatti altri studi riportano che se paragonate persone con concentrazioni minori di 20, tra 20 e 29 e superiori a 30, quelle con una concentrazione superiore a 30ng/ml riportavano minori problemi relativi alla stanchezza.
Ammalarsi o infettarsi di frequente
Uno dei ruoli principali della Vitamina D è mantenere il sistema immunitario forte. Essa interagisce direttamente con le cellule responsabili della lotta alle infezioni.
Per cui se si tende ad ammalarsi spesso, di influenza o raffreddore ad esempio, una delle cause può essere la carenza di questa vitamina.
Diversi grandi studi osservazionali hanno evidenziato un legame tra carenza e infezioni del tratto respiratorio come raffreddori, bronchiti e polmoniti. Altri studi hanno visto che l’assunzione fino a 4000UI giornaliere possono aiutare a diminuire le infezioni del tratto respiratorio.
Dolore a ossa e schiena
Questa vitamina aiuta al mantenimento delle ossa in salute. Principalmente aiuta l’organismo ad assorbire il calcio.
Il dolore alle ossa e alla schiena possono essere segno di una carenza.
Diversi studi osservazionali hanno trovato relazioni tra una carenza e il dolore lombare cronico.
Uno studio su più di 9000 donne anziane ha scoperto che quelle con maggiore carenza di Vitamina D erano più soggette a dolori alla schiena.
In un altro studio le persone che presentavano una carenza avevano quasi il doppio della probabilità di provare dolori alla ossa delle gambe, alle costole, o alle articolazioni rispetto a chi aveva livelli normali di Vitamina D.
Depressione
Gli studi di revisione hanno collegato la carenza di Vitamina D alla depressione, soprattutto negli anziani. Il 65% di questi studi ha collegato bassi livelli di Vitamina D nel sangue alla depressione.
Tuttavia molti studi clinici non hanno trovato nessuna correlazione tra questa vitamina e la depressione. Tuttavia i dosaggi di questa vitamina D nella maggior parte di questi studi erano molto bassi.
Alcuni studi controllati hanno dimostrato che la Vitamina D nelle persone carenti può essere d’aiuto contro la depressione, comprese quella stagionale.
Ferite che faticano a guarire
La lenta guarigione delle ferite può essere un sintomo di livelli troppo bassi di Vitamina D.
Uno studio in provetta ha suggerito che questa vitamina sia fondamentale per la formazione di composti che sono indispensabili per la formazione di nuova pelle nella ferita.
Un altro studio su persone sottoposte a chirurgia dentale ha visto che una carenza poteva compromettere alcuni aspetti della guarigione.
Gli studi che hanno esaminato i pazienti con infezioni del piede diabetico hanno visto che la carenza grave era associata ad un maggior numero di marcatori infiammatori.
Inoltre gli studi che hanno analizzato la correlazione tra ulcere e carenza di Vitamina D hanno visto che le dimensioni dell’ulcera diminuiva di circa il 28% con l’integrazione di questa vitamina.
Problemi alle ossa
Questa vitamina è fondamentale per assorbimento del calcio e nel successivo fissaggio nelle ossa.
Quando si hanno problemi di densità minerale ossea, oltre che l’assunzione di calcio, un fattore determinante può essere l‘integrazione di Vitamina D.
In uno studio osservazionale su più di 1100 donne in menopausa o postmenopausa, i ricercatori hanno trovato un forte legame tra bassi livelli di vitamina D e bassa densità minerale ossea.
Tuttavia, uno studio controllato ha scoperto che le donne che erano carenti non hanno riscontrato nessun miglioramento della densità minerale ossea con l’integrazione di alti dosaggi di vitamina D.
Dolori muscolari
Anche se le cause dei dolori muscolari sono spesso incerte ci sono alcune prove che possono associare una carenza di Vitamina D a questi dolori.
In uno studio su persone con dolori cronici il 71% degli individui presentava una carenza.
Questo può avvenire poiché questa vitamina è presente nei nocicettori, delle cellule che servono a percepire il dolore. Infatti uno studio sui ratti ha dimostrato che una carenza portava a maggior dolore e sensibilità proprio a causa della stimolazione dei nocicettori.
Alcuni studi riportano che l’integrazione di Vitamina D può ridurre vari tipi di dolore negli individui che presentano una carenza.
Altri studi su 120 bambini con una carenza di questa vitamina, che presentavano dolori di crescita, hanno rivelato che l’assunzione di una singola dose di vitamina riusciva a diminuire i dolori di mediamente il 57%.
Perdita di capelli
Anche se spesso la perdita dei capelli viene attribuita allo stress, quando risulta troppo elevata può derivare da malattie o mancanza di nutrienti.
La perdita di capelli nelle donne è stata collegata a bassi livelli di vitamina D, anche se le ricerche in merito sono assai scarse.
La carenza può essere collegata all’alopecia areata e può essere un fattore di rischio per sviluppare la malattia. Infatti uno studio su individui con questa patologia ha mostrato che più bassi erano i livelli ematici di vitamina D e più grave era la perdita di capelli.
Cause della carenza
I principali fattori di rischio che possono causare una carenza sono:
- Passare molto tempo al chiuso
- Avere una carnagione scura
- Anzianità
- Mangiare poco pesce o in generale alimenti che contengono Vitamina D
- Abitare in paesi lontani dall’equatore
Le persone che vivono lontano dall’equatore e si espongono poco frequentemente al sole hanno maggior probabilità di presentare una carenza, poiché la loro pelle non produce abbastanza Vitamina D per soddisfare il bisogno dell’organismo.
Fabbisogno giornaliero
La dose giornaliera consigliata è di circa 400-800UI ma spesso i dosaggi variano da 1000UI a 2000UI. Con il limite massimo stabilito a 4000UI.