Quali sono i rischi del resveratrolo elevato? Scopri a cosa serve, dove si trova e in quale tipologia di uva è abbondante, sintomi e cause del suo abuso, come assumerlo come integratore.
A cosa serve il resveratrolo?
Il resveratrolo, che rientra nell’elenco del Ministero della Salute negli “Altri nutrienti e altre sostanze ad effetto nutritivo o fisiologico, ha capacità antiossidanti e antinfiammatorie, risulta protettivo per i vasi sanguigni ed è in grado di stimolare una serie di processi coinvolti nella regolazione del ciclo cellulare e nella riparazione del DNA. La sua capacità antiossidante contribuirebbe alla protezione delle cellule dai danni causati dai radicali liberi, aiutando a combattere l’invecchiamento della pelle. Alcuni studi dimostrano inoltre come l’assunzione di questa sostanza riduca il rischio di insorgenza di malattie cardiovascolari e la diffusione di tumori. La sua azione anti-tumorale deriva dalla capacità della molecola di contrastare la formazione dei radicali liberi propri del tumore. Recenti studi scientifici hanno inoltre dimostrato anche la sua azione antivirale, anti-diabetica e neuro-protettiva, stimolando la neurogenesi e la formazione di nuovi vasi nel cervello.
Qual è la migliore fonte di resveratrolo?
Il resveratrolo si trova nell’uva, più precisamente nel grappolo, nelle radici, nei semi, nel fusto e in concentrazione maggiore nella buccia. È pressente anche in tutti i suoi sottoprodotti, come il succo d’uva e ovviamente il vino, in particolare quello rosso, visto che durante la sua macerazione vengono utilizzati anche bucce e semi, scartate invece nella macerazione del vino bianco.
Il resveratrolo è presente anche in misura minore nei frutti di bosco, come i mirtilli, i lamponi e le more, mentre è contenuto in quantità maggiori nel cioccolato fondente, avendo quest’ultimo una concentrazione maggiore di cacao rispetto a quello al latte. Infine, anche alcuni frutti secchi come pinoli e arachidi presentano tracce di questa sostanza.
Quali sono le uve con resveratrolo elevato?
Il resveratrolo è fortemente associato all’uva rossa e al vino rosso prodotto con essa. Vini come Malbec, Petite Sirah, St. Laurent e Pinot Nero hanno il più alto contenuto di questa sostanza. L’uva Malbec ha la buccia più spessa e quindi il più alto contenuto di resveratrolo. Si segnala inoltre che ne contengono maggiori quantità i vini derivanti da uve cresciute in alta quota.
Quali sono i rischi del resveratrolo elevato
Le poche ricerche condotte finora non hanno rilevato alcun effetto collaterale grave anche in caso di assunzioni di dosi importanti. Tuttavia sembra che il resveratrolo interferisca con i farmaci fluidificanti e antinfiammatori, aumentando il rischio di sanguinamento.
Alte dosi di questa sostanza potrebbero inoltre provocare degli effetti pro-ossidanti e quindi citotossici, con aumento della perossidazione lipidica, aumento dei danni e riduzione dei meccanismi di riparazione del DNA e morte cellulare.
Stabilire la dose esatta di resveratrolo alla quale si verificano questi effetti collaterali è difficile, a causa della ridotta biosponibilità che questa molecola ha in vivo e causa del numero ridotto di studi condotti sull’uomo. È importante però sottolineare che in un comune integratore di questa sostanza i dosaggi sono in genere di molto inferiori a quelli utilizzati nei vari studi ed esperimenti.