Quali sono gli alimenti ricchi di cloro? Scopri a cosa serve, dove si trova, sintomi e cause della sua carenza e in quali integratori si trova.
Cosa comporta una carenza di cloro
Nonostante la carenza di cloro sia rara, si potrebbe comunque verificare in caso di perdita di una grande quantità di liquidi a causa di sudorazione eccessiva, vomito, diarrea o in caso di assunzione di farmaci come i diuretici.
Potrebbe anche essere associata a ipoventilazione e ad acidosi respiratoria cronica.
È quindi consigliato assumerne in quantità adeguate e, come indica la Società italiana di nutrizione umana, il suo fabbisogno giornaliero di cloro è correlato all’età:
- per i lattanti sono sufficienti 0,6 g
- tra 1 e 3 anni, 1 g
- tra 4 e 6 anni, 1,4 g
- tra i 7 e i 10 anni, 1,7 g
- tra 11 ai 59 anni, e in gravidanza e allattamento, 2,3 g
- oltre i 60 anni, si scende a 1,9 g
In media una persona adulta ha bisogno di circa 2,3 grammi di cloro al giorno.
Quali sono gli alimenti ricchi di cloro?
Negli alimenti il cloro è presente soprattutto come cloruro di sodio, ovvero il comune sale da cucina, e viene assunto dall’organismo soprattutto attraverso esso. Pertanto, ne sono ricchi i salumi, i formaggi e i cibi stagionati o conservati usando il sale.
Si trova anche in maniera naturale in molti alimenti di origine vegetale, soprattutto nelle alghe, nella segale, nei pomodori, nella lattuga, nel sedano e nelle olive.
Quali sono le funzioni del cloro
Il cloro insieme al sodio regola il bilancio dei fluidi e degli elettroliti all’interno dell’organismo. È inoltre un componente fondamentale dei succhi gastrici, in particolare dell’acido cloridico, fondamentale nei processi di digestione proteica e nella difesa dai germi introdotti con gli alimenti.
Interviene anche nella regolazione dell’equilibrio acido-base, della pressione osmotica e del bilancio idrico. Facilita infine il trasporto dell’anidride carbonica da parte dei globuli rossi.