in

Potassio

potassio

Potassio, cos’è e a cosa serve: scopri cos’è, a cosa serve, dove si trova, sintomi e cause di una carenza, come assumerlo come integratore.

Che cos’è il potassio

Il potassio è il principale minerale presente a livello cellulare e un individuo adulto ne contiene circa 180 g. Esso è uno degli elettroliti del nostro organismo, ovvero un minerale dotato di una carica elettrica quando disciolto nei liquidi corporei, come ad esempio il sangue. Inoltre è considerato un oligoelemento idrosolubile e sensibile al calore, in particolar modo negli alimenti. Ciò significa che si perde quando laviamo e cuociamo i cibi che lo contengono.

A cosa serve il potassio?

Il potassio è coinvolto in numerosi fenomeni. Controlla insieme al sodio il corretto funzionamento dei muscoli e il ritmo cardiaco. Svolge una funzione fondamentale nel regolare l’equilibrio dei fluidi e dei minerali all’interno e all’esterno delle cellule. Partecipa alla sintesi delle proteine e alla trasformazione degli zuccheri in glicogeno. Attiva gli enzimi coinvolti nel metabolismo energetico e riduce il rischio di calcoli renali ricorrenti e la possibilità di perdita di tessuto osseo che si può verificare durante l’invecchiamento. È inoltre molto importante per la trasmissione degli impulsi nervosi e per il controllo della contrazione muscolare, inclusa quella del muscolo cardiaco, e della pressione arteriosa.

In quali alimenti è presente il potassio

Il nostro corpo non produce potassio in modo naturale. È quindi importante consumare il giusto equilibrio di cibi e bevande ricche di esso. È presente in quantità elevata soprattutto negli alimenti di origine vegetale freschi. La lavorazione può infatti modificare il contenuto di potassio negli alimenti. I cibi che ne sono più ricchi sono gli ortaggi (in particolare patate, cavoli, spinaci, asparagi) e i legumi (fagioli e piselli secchi su tutti). Nella frutta, il maggior contenuto si trova in banane e albicocche.

Contenuto di potassio in 100 g di:

  • Spinaci freschi 660 mg (0,66 g)
  • Albicocche fresche 1700 mg (1,7 g)
  • Banane 420 mg (0,42 g)
  • Patate 410 mg (0,41 g)
  • Frumento integrale 380 g (0,38 g)

In quantità inferiori è presente anche nei latticini, nella carne rossa, nel pollame e nel pesce.

Qual è il fabbisogno giornaliero di potassio?

Per un individuo adulto si può considerare adeguato un apporto giornaliero di 2.000 mg. Invece, in una dieta “standard”, l’apporto giornaliero di potassio può ammontare a 4000 mg ed è largamente superiore al fabbisogno richiesto.

  • 3500 mg per gli adolescenti e le donne in gravidanza
  • 4000 mg per le donne in gravidanza durante l’allattamento

I sintomi della carenza di potassio

La carenza di questo minerale (ipokaliemia) è considerata un evento altamente improbabile. In ogni caso, i sintomi della sua mancanza sono debolezza muscolare, astenia, stitichezza, scarso appetito, crampiaritmie ed alterazioni elettrocardiografiche fino a giungere al blocco cardiaco. Talvolta possono anche comparire segni di ipereccitabilità neuromuscolare, che si manifestano con guizzi improvvisi e fascicolazioni spontanee.

Le cause della carenza di potassio

Una carenza di potassio si può instaurare in particolari stati patologici come malattie renali, iperfunzione dei surreni, eccessiva assunzione di diuretici, eccessiva sudorazione, diarrea, vomito, carenza di magnesio, uso di antibiotici come la carbenicillina e la penicillina o in seguito ad una prolungata somministrazione di soluzioni prive di potassio per via parenterale.

Il buon funzionamento dei reni permette invece di smaltire il potassio in eccesso, ma in caso si andasse incontro a insufficienza renale, disidratazione o insufficiente secrezione surrenalica, si andrebbe incontro a ipercalemia, ovvero un eccesso di potassio nel sangue. Le conseguenze potrebbero essere astenia, crampi muscolari, ipotensione o pericolose aritmie che potrebbero portare ad un arresto cardiaco.

I migliori integratori di potassio

Fonti

www.humanitas.it
www.healthline.it
www.my-personaltranier.it

What do you think?

Written by Andrea

Dove si trova in natura la vitamina E?

Vitamina E

differenza tra vitamina D3 e Vitamina D2

Vitamina A