Manganese, cos’è e a cosa serve: scopri cos’è, a cosa serve, dove si trova, sintomi e cause del suo abuso, come assumerlo come integratore.
Che cos’è il manganese
Il manganese è un minerale essenziale per ogni specie animale, coinvolto in molti processi enzimatici di rilevante importanza. È presente nell’organismo in piccole quantità e il suo totale massimo è di circa 20 mg, concentrati prevalentemente nei reni, nel pancreas, nel fegato e nelle ossa. Si assorbe nell’intestino e altri minerali, come ad esempio il ferro, possono rallentarne o comprometterne l’assorbimento.
A cosa serve il manganese?
Il manganese partecipa attivamente a numerosi meccanismi biologici utili all’equilibrio della salute come la coagulazione, l’attività tiroidea, il sistema immunitario, promuovendo la sintesi di numerosi anticorpi, il sistema nervoso, il colesterolo, glicemia, la formazione delle ossa e la fertilità. Infatti anche i meccanismi della riproduzione sembrano essere correlati alla quantità di manganese nel sangue e la carenza di questo minerale potrebbe portare a un’ipotetica diminuzione della fertilità. Inoltre, durante la gravidanza potrebbe avere dei risvolti negativi sullo sviluppo delle ossa del feto con un possibile rischio di malformazioni o anomalie ossee. Vi è infine una correlazione fra una quantità minima di questo minerale e gli attacchi epilettici, che potrebbe far pensare che un giusto apporto di manganese sia utile per prevenire l’epilessia e l’intensità delle crisi epilettiche.
In quali alimenti è presente il manganese
Le migliori fonti alimentari di questo minerale sono i vegetali a foglia verde, il riso integrale, il cocco, le mandorle e le nocciole. Inoltre ne sono presenti buone quantità anche in alcuni frutti come banane, fichi, kiwi, uva, lamponi, fragole, more, ananas e altri frutti tropicali, ma anche nelle barbabietole, nei piselli, nell’avena, nei cereali integrali, nella menta, nell’aglio, nella curcuma, nel tofu e nella frutta secca.
Qual è il fabbisogno giornaliero di manganese?
Non esiste una dose giornaliera raccomandata di questo minerale. Solitamente ne vengono raccomandati dai 2 ai 4 mg al giorno e pare che sia sufficiente al mantenimento delle sue funzioni essenziali, ma c’è anche chi sostiene che il suo apporto dovrebbe essere maggiore, arrivando addirittura intorno ai 20 mg giornalieri. I Livelli di Assunzione Raccomandata dei Nutrienti (LARN) per la popolazione italiana propongono un intervallo di assunzione tra 1 e 10 mg giornalieri (1–2 mg giornalieri nei bambini).
I sintomi della carenza di manganese
Dal momento che il manganese si trova in molti alimenti della nostra dieta quotidiana, la sua carenza è abbastanza rara, ma nei casi più gravi potrebbe avere i seguenti sintomi:
- Scarsa crescita ossea o difetti scheletrici
- Crescita lenta o compromessa
- Bassa fertilità
- Ridotta tolleranza al glucosio
- Metabolismo alterato di carboidrati e grassi
Le cause della carenza di manganese
La carenza di manganese potrebbe ovviamente essere causata dal fatto di non avere abbastanza manganese nella dieta alimentare. Tuttavia, secondo la revisione dell’Istituto di Medicina dei micronutrienti dietetici, non è stata osservata in persone sane una carenza clinica di questo minerale dovuta alla dieta.
Le persone con le seguenti condizioni potrebbero invece essere a rischio di livelli di manganese troppo bassi:
- Epilessia
- Osteoporosi
- Diabete
- Insufficienza pancreatica esocrina, ovvero l’incapacità di digerire il cibo a causa di una carenza di enzimi digestivi prodotti dal pancreas.
- Emodialisi
- Morbo di Perthes, una rara malattia dell’infanzia in cui il flusso di sangue al femore è interrotto.
- Fenilchetonuria (nei bambini), una rara malattia metabolica congenita caratterizzata da un accumulo tossico dell’aminoacido essenziale denominato fenilalanina.