EPA, cos’è e a cosa serve: scopri cos’è, a cosa serve, dove si trova, sintomi e cause di una carenza, come assumerlo come integratore.
Che cosa è l’EPA
L’EPA, o acido eicosapentaenoico, è un acido grasso polisaturo appartenente alla famiglia degli Omega 3 contenuto soprattutto nei pesci grassi come merluzzo, salmone, tonno, sgombro, sardine, aringhe e pesce azzurro in generale.
Contribuisce principalmente al corretto funzionamento del cuore e al mantenimento di una normale pressione sanguigna. Lo si ritiene inoltre essere un utile alleato contro molte altre patologie. Tuttavia viene assunto principalmente per il suo contributo che da nel mantenimento del sistema cardiovascolare.
A cosa serve l’EPA
Secondo l’autorizzazione dell’Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare) i prodotti contenenti l’EPA e DHA possono essere associati a:
- Contributo nel corretto funzionamento del cuore
- Mantenimento di una normale pressione sanguigna
- Aiuto nel tenere sotto controllo i trigliceridi nel sangue
Tuttavia molto spesso l’assunzione viene associata al trattamento di:
- Depressione
- Schizofrenia
- Disturbi dell’umore
- Deficit dell’attenzione
- Iperattività
- Psoriasi
- Diabete tipo 2
- Fibrosi cistica
- Sintomi della menopausa
- Asma
- Malattie polmonari
- Lupus eritematoso sistematico
- Riduzione del rischio di cancro alla prostata
- Prevenzione dell’Alzheimer e malattie neurodegenerative
Nonostante vi siano prove scientifiche che giustificano l’utilizzo dell’EPA per i casi sopracitati, queste risultano insufficienti. Per cui l’Efsa non ne ha ancora approvato diverse indicazioni d’uso proposte.
In quali alimenti è presente l’EPA
Come abbiamo detto si trova principalmente nel pesce grasso come merluzzo, salmone, tonno, sgombro, sardine, aringhe e pesce azzurro in generale. Specialmente gli oli ricavati da questi pesci ne contengono una grande quantità. Inoltre può essere trovato anche in alcune alghe e nel latte materno.
In particolare ecco una lista degli alimenti più ricchi (g ogni 100g di alimento):
- Salmone (OLIO) 13g
- Sardine (OLIO)10.1g
- Fegato di merluzzo (OLIO) 6,9g
- Caviale 2.7g
- Sgombro 0.9g
- Aringhe 0.7g
- Acciughe o alici 0.5g
- Salmone 0.4g
- Tonno 0.3g
Tuttavia in alcuni semi oleosi troviamo l’acido alfa linoleico che seppur con qualche difficoltà può essere convertito in EPA dall’organismo.
Qual è il fabbisogno giornaliero di EPA?
Si consiglia l’assunzione di almeno 250mg di EPA al giorno, tuttavia a scopo integrativo si consiglia un dosaggio da 500 a 1000mg di EPA giornalieri, e complessivamente 3g di EPA e DHA giornalieri.
L’apporto necessario può essere raggiunto facilmente ingerendo la giusta quantità di pesce grasso nella dieta.
Sintomi della carenza
Ricordiamo che l’EPA fa parte della famiglia degli Omega 3 per cui i sintomi sono correlati ad una carenza di Omega 3. Cioè parliamo di:
- Pelle secche
- Capelli e unghie deboli
- Deficit dell’attenzione
- Iperattività
- Problemi di umore
- Ansia
- Irritabilità
- Depressione
- Disturbi del sonno
- Stanchezza costante
- Forti dolori articolari e muscolari
In particolare i forti dolori articolari e muscolari sono spesso collegati ad una grave carenza.
Le cause della carenza
Le cause di una carenza di Omega 3 possono essere associate ad una difficoltà di immagazzinamento da parte dell’organismo, dall’aumento del fabbisogno, tuttavia una mancanza è generalmente imputabile ad una dieta non corretta.