Vitamina K cos’è e a cosa serve: Cosa provoca la carenza di Vitamina K, da cosa è provocata la carenza, come diagnosticarla, migliori integratori.
Cos’è e A cosa serve
La Vitamina K comprende in realtà 2 vitamine:
- Vitamina K1, derivata dalle piante
- Vitamina K2, prodotta principalmente dall’intestino
La Vitamina K assicura la corretta coagulazione del sangue e interagisce al livello cardiovascolare e osseo .
Una carenza è spesso rara negli adulti poiché la Vitamina K1 viene assunta facilmente con la dieta mentre la Vitamina K2 viene prodotta dall’intestino. Mentre nei bambini risulta essere più frequente.
Tuttavia alcune condizioni particolari possono causarne una mancanza.
Cosa provoca una carenza di Vitamina K?
Prima di tutto una carenza di Vitamina K1 provoca problemi legati alla mancata coagulazione del sangue e di conseguenza una tendenza alle emorragie. In particolare i sintomi generali sono:
- anemia
- lividi
- sanguinamento delle mucose
- feci contenenti sangue
- emorragie nasali
- mestruazioni eccessive
Mentre per quanto riguarda una carenza di Vitamina K2 potrebbe essere la causa di:
- Fragilità delle ossa
- Osteoporosi
- Artrosi
- Carie e sensibilità dentale
Se le ossa tendono a rompersi troppo facilmente, se si presentano carie dentali con troppa frequenza e si ha un eccessiva sensibilità dentale bisognerebbe tenere in considerazione una carenza di Vitamina K2.
Nei bambini una carenza può essere evidenziata dal sanguinamento di:
- Pelle, naso, tratto gastrointestinale e altre aree
- Ombelico
- Pene se il bambino è circonciso
- Improvvisa emorragia celebrale
Da cosa è provocata una carenza di Vitamina K?
Una carenza di Vitamina K è solitamente da attribuire a:
- scarso apporto nella dieta
- diminuzione dell’assorbimento da parte dell’organismo, malassorbimento del grasso
- Assunzione di Antibiotici
- Farmaci Anticoagulanti
Nello specifico, l’assunzione di farmaci anticoagulanti come il warfarin, possono causare una mancanza di Vitamina K1. Poichè questo farmaco interferisce con la produzione delle proteine coinvolte nella coagulazione del sangue. Inoltre la prolungata assunzione di Aspirina, soprattutto se in alti dosaggi, potrebbe richiederne un’assunzione supplementare. Mentre per quanto riguarda gli antibiotici, alcuni possono diminuire la produzione di Vitamina K2 nell’intestino, altri diminuiscono la quantità che l’organismo riesce ad assorbire.
Per quanto riguarda il malassorbimento del grasso, da cui poi può derivare una carenza di Vitamina K, può essere riscontrato in persone con:
- Fibrosi cistica
- Disturbi dell’intestino o delle vie biliari
- Celiachia
- Parte dell’intestino rimosso
Mentre nei neonati una carenza è facilmente riscontrabile poiché il latte materno non ne contiene abbastanza, il fegato non riesce ad utilizzarla in maniera efficiente, nei primi giorni di vita la Vitamina K2 non viene prodotta autonomamente e perchè questa vitamina non viene trasferita efficacemente dalla placenta al bambino.
Inoltre anche l’assunzione di vitamina D è spesso collegata all’assunzione di dosi maggiori di Vitamina K2. Tuttavia gli studi non hanno ancora accertato se un dosaggio elevato di Vitamina D debba per forza essere associato ad un aumento di Vitamina K2.
Come diagnosticare una carenza di Vitamina K
Come abbiamo detto, le persone più a rischio sono chi assume antibiotici o anticoagulanti e chi ha problemi di malassorbimento dei grassi. Per diagnosticare una carenza il medico utilizzerà un test di coagulazione chiamato test del tempo di protrombina. In questo esame si analizzerà quanto tempo impiega il vostro sangue a coagulare. Il sangue di solito impiega da 11 a 13.5 secondi per coagulare, se impiega più tempo il medico può diagnosticare una carenza di Vitamina K.