Vitamina D che cos’è e a cosa serve, come prendere la vitamina D con il sole, danni causati dal sole, come assumerla come integratore
Che cos’è e a cosa serve
La vitamina D è una vitamina liposolubile che viene prodotta tramite la luce del sole. Questo avviene mediante i raggi UV-B che colpiscono il colesterolo nelle cellule della pelle permettendo la formazione della Vitamina D.
Le sue funzioni principali nell’organismo consistono nel regolare il metabolismo osseo, aiutare nella prevenzione di malattie autoimmuni, regolare le funzioni neuromuscolari e combattere i sintomi della depressione.
La carenza è particolarmente diffusa, si stima infatti che circa il 40% della popolazione statunitense ne sia carente. La carenza di vitamina D è stata collegata a diversi problemi tra cui osteoporosi, depressione, debolezza muscolare e cancro.
Approfondimento: Quali sono i sintomi della carenza di Vitamina D?
Come prendere la Vitamina D con il sole
Esporsi al sole a mezzogiorno
Il momento migliore per prendere la vitamina D con il sole risulta essere a mezzogiorno poiché, soprattutto d’estate, i raggi del sole sono più intensi. Più i raggi sono intensi e minor tempo è necessario per permettere la formazione della Vitamina D necessaria. Inoltre diversi studi hanno evidenziato che verso mezzogiorno anche l’organismo è più efficiente nel produrla.
Studi
Uno studio nel regno unito riporta che sono sufficienti 13 minuti di esposizione alla luce solare d’estate a mezzogiorno per 3 volte alla settimana per avere dei livelli ottimali di Vitamina D nella popolazione Caucasica.
Un altro studio riporta che l’esposizione, sempre nelle stesse condizioni, per 30 minuti ad Oslo sia sufficiente per produrne 10000-2000UI.
Colore della pelle
Le persone con la pelle più scura hanno solitamente più melanina rispetto alle persone di carnagione chiara. La melanina serve a proteggere la pelle dai danni del sole, assorbe infatti i raggi UV proteggendola da scottature e tumori della pelle.
Tuttavia nel caso della Vitamina D le persone con la carnagione più scura devono passare maggior tempo esposte alla luce solare rispetto a chi ha una carnagione più chiara.
Studi
Alcuni studi stimano che gli individui con carnagione scura debbano passare da 30 minuti fino a 3 ore in più esposti alla luce solare rispetto a chi ha la carnagione chiara. Questo è il motivo principale per cui le persone con carnagione scura tendono ad avere carenze di questa vitamina.
Quantità di pelle esposta
Maggiore è la quantità di pelle che si riesce ad esporre e maggiore sarà la vitamina D prodotta.
Alcuni studiosi consigliano di esporre circa un terzo della superficie della pelle. Detto ciò, 10-30 min tre volte alla settimana indossando pantaloncini e canottiera d’estate potrebbero essere sufficienti per produrre abbastanza Vitamina D nelle persone con carnagione chiara. Per ottimizzare l’efficienza e riuscire comunque ad evitare brutte scottature si consiglia di passare 10-30 minuti al sole e successivamente, se si continua a rimanervi esposti, applicare la crema solare.
Protezione solare
La protezione solare viene usata per proteggere la pelle dalle scottature e dal cancro alla pelle. È composta di sostanze chimiche che riflettono, assorbono o disperdono la luce solare, tuttavia poiché i raggi UVB sono fondamentali per produrre la Vitamina D la protezione solare può impedirne la produzione.
Studi
Alcuni studi sostengono che una protezione SPF 30 o superiore possa diminuire del 95-98% la produzione di Vitamina D. Tuttavia altri studi hanno dimostrato che l’applicazione di crema solare ha influenzato in maniera poco rilevante i livelli di Vitamina D nel sangue. Questo potrebbe accadere poiché spesso se si applica la crema solare si trascorre molto tempo al sole e quindi si riesce a compensare a questa diminuzione di produzione.
Tuttavia la maggior parte di questi studi sono solo sul breve periodo per cui non è ben chiaro se l’applicazione frequente di protezione solare possa a lungo termine influenzare i livelli di Vitamina D nel sangue.
Posizione geografica
Maggiore è la distanza dall’equatore e minore vitamina D si riesce a produrre con i raggi solari. Più ci si allontana dall’equatore infatti più raggi del sole vengono assorbiti dallo strato di ozono della terra. Quindi maggiore è la distanza e maggiore è il tempo che bisogna esporsi per riuscire a produrre quantità sufficienti di Vitamina D.
Studi
In alcuni casi è realmente difficile produrla durante i mesi invernali, ad esempio la popolazione di Boston e Edmonton (Canada) riscontra difficoltà per un periodo che va da novembre fino a febbraio. Nei casi più estremi, come la Norvegia, le persone non riescono a produrne da ottobre a marzo. In queste circostanze è fondamentale assumere cibi che ne contengono abbastanza o integrarla con gli integratori.
Danni causati dal sole
Anche se i raggi solari sono fondamentali per la produzione di Vitamina D, restare troppo tempo esposti al sole può causare gravi problemi.
I principali problemi che possono derivare da un eccessiva esposizione solare sono:
- Scottature
- Danni agli occhi
- Invecchiamento della pelle
- Cambiamenti della pelle
- Colpi di calore
- Cancro alla pelle