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Come funzionano gli ormoni tiroidei?

ormoni tiroidei

Come funzionano gli ormoni tiroidei? Scopri cosa sono questi ormoni, i sintomi del loro aumento, quali integratori e alimenti ne variano il livello.

Cos’è la tiroide?

La tiroide è una ghiandola endocrina presente nel nostro corpo, più precisamente davanti alla trachea. È formata da due lobi uniti nella parte centrale da un istmo, che le conferiscono una forma simile a quella di una farfalla. Le sue dimensioni sono molto ridotte ma le sue funzioni sono fondamentali per il corretto funzionamento del corpo. Essa si occupa di regolare lo sviluppo neuropsichico fin dalle prime settimane di vita, il metabolismo, le funzioni cardiovascolari, la formazione delle ossa, l’accrescimento corporeo, la forza muscolare e anche la fertilità. Gli ormoni tiroidei si occupano di controllare le principali attività metaboliche e sono inoltre responsabili del corretto funzionamento delle cellule nell’organismo.

Come funzionano gli ormoni tiroidei?

Gli ormoni tiroidei regolano lo sviluppo cerebrale del feto e del lattante e sono necessari per lo sviluppo dello scheletro di quest’ultimo e per la normale crescita corporea di un bambino oltre che per la maturazione dei suoi vari apparati, soprattutto quello scheletrico.

Questi ormoni regolano anche l’attività metabolica dell’adulto influenzando la funzione di ogni suo organo e tessuto, in particolare si occupano di regolare il metabolismo glucidico, favorendo la glicogenolisi e la gluconeogenesi, aumentando inoltre l’attività degli enzimi coinvolti nell’ossidazione del glucosio. Intervengono inoltre nella lipolisi e nella lipogenesi, stimolandole per l’utilizzo di grasso a scopo energetico e per la sintesi di tessuto adiposo.

Hanno anche azione termogenetica, ovvero si occupano principalmente della conversione del cibo mangiato in energia, ovvero in calore. Gli ormoni tiroidei aumentano il consumo di ossigeno a riposo, innalzando il metabolismo basale, la temperatura corporea e conseguentemente il fabbisogno calorico quotidiano. Essi regolano anche la sintesi proteica con un effetto trofico sul muscolo (tuttavia se sintetizzati in eccesso potrebbero provocare l’effetto contrario, ovvero il catabolismo muscolare) e hanno effetti sul sistema cardiovascolare, aumentando la contrattilità miocardica e il ritorno venoso al cuore e innalzando la frequenza cardiaca. Sono quindi essenziali per la funzionalità cardiaca.

Infine, questi ormoni aumentano la motilità intestinale, favoriscono l’assorbimento della cianocobalamina e del ferro, aumentano la sintesi di eritropoietina, il flusso renale e la filtrazione glomerulare.

Quali alimenti fanno bene alla mia tiroide?

L’alimentazione non curerà da sola l’ipotiroidismo, ovvero la condizione in cui il corpo non produce abbastanza ormoni tiroidei. Tuttavia, una combinazione dei giusti nutrienti e di alcuni integratori potrebbe aiutare a ripristinare la funzione tiroidea e a ridurre al minimo i sintomi.

Diversi nutrienti sono importanti per una salute ottimale della tiroide.
Lo iodio, il selenio e lo zinco sono particolarmente benefici per chi soffre di ipotiroidismo. Tuttavia, è meglio evitare gli integratori di iodio e selenio a meno che il medico curante non consigli di prenderli.

Le varie opzioni alimentari per le persone con ipotiroidismo includono:

  • Uova: le uova intere sono le migliori, poiché gran parte dello iodio e del selenio si trova nel tuorlo, mentre l’albume è pieno di proteine.
  • Carne: tutte le carni, compresi agnello, manzo, pollo.
  • Pesce: tutti i frutti di mare, compresi salmone, tonno, halibut e gamberi.
  • Verdure: tutte le verdure incluse le crucifere che vanno bene da mangiare in quantità moderate, soprattutto se cotte.
  • Frutta: tutti i frutti, comprese bacche, banane, arance, pomodori.
  • Cereali e semi senza glutine: riso, grano saraceno, quinoa, semi di chia e semi di lino.
  • Latticini: tutti i prodotti caseari, compresi latte, formaggio e yogurt.
  • Bevande: acqua e altre bevande non contenenti caffeina.

Cosa succede quando la tiroide è alta?

L’ipertiroidismo è una condizione della tiroide che si verifica quando la tiroide produce troppa tetraiodotironina e triiodotironina, i due ormoni principali che controllano come le cellule usano l’energia. Sono fondamentali poiché la tiroide regola il metabolismo attraverso il rilascio di questi ormoni e e la loro presenza in quantità elevate può causare un tasso metabolico eccessivamente alto, chiamato stato ipermetabolico. Quando si è in questo stato, si potrebbe sperimentare una rapida frequenza cardiaca, un’elevata pressione sanguigna e tremori alle mani. Si potrebbe avere un aumento della sudorazione e sviluppare una bassa tolleranza al calore. L’ipertiroidismo può inoltre causare movimenti intestinali più frequenti, perdita di peso e dei cicli mestruali irregolari nelle donne. Visivamente, la tiroide stessa potrebbe gonfiarsi in un gozzo, che può essere simmetrico o unilaterale. Gli occhi potrebbero anche apparire piuttosto prominenti, segno di esoftalmo, una condizione legata alla malattia di Graves.

Altri sintomi dell’ipertiroidismo includono:

  • Aumento dell’appetito
  • Nervosismo
  • Irrequietezza
  • Incapacità di concentrarsi
  • Debolezza
  • Battito cardiaco irregolare
  • Difficoltà a dormire
  • Capelli fini e fragili
  • Prurito
  • Perdita dei capelli
  • Nausea e vomito
  • Sviluppo del seno negli uomini


I seguenti sintomi nello specifico richiedono un’attenzione medica immediata:

  • Vertigini
  • Mancanza di respiro
  • Perdita di coscienza
  • Ritmo cardiaco veloce e irregolare


L’ipertiroidismo potrebbe anche causare fibrillazione atriale, un’aritmia pericolosa che può portare a ictus, così come l’insufficienza cardiaca congestizia. La diagnosi di una tiroide iperattiva e il suo trattamento possono alleviare i sintomi e ovviamente prevenire le complicazioni.

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Fonti

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Written by Andrea

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