in

Apigenina

apigenina

Apigenina, cos’è e a cosa serve: scopri cos’è, a cosa serve, dove si trova, sintomi e cause del suo abuso, come assumerlo come integratore.

Che cos’è l’apigenina

L’apigenina è nota per essere un flavonoide bioattivo, ovvero un composto naturale largamente presente nel mondo vegetale, con proprietà antinfiammatorie, antiossidanti, antiangiogeniche, antiallergiche, antigenotossiche e anticancerose.

A cosa serve l’apigenina?

Un’alimentazione ricca di flavonoidi come l’apigenina potrebbe ridurre il rischio di alcune forme di cancro, in particolare quelle al seno, del tubo digerente, della pelle e della prostata. Si pensa inoltre che questa sostanza possa svolgere un ruolo protettivo in altre malattie influenzate dal processo ossidativo, come i disturbi cardiovascolari e neurologici. Potrebbe possedere anche delle proprietà detossinanti.

L’apigenina è inoltre un ottimo principio attivo per il trattamento delle occhiaie. Queste ultime, di colorazione vascolare, sono infatti direttamente legate allo stato della rete sanguigna e la riduzione della microcircolazione sanguigna si manifesta attraverso capillari più scuri, marcati e visibili. Le pareti vascolari sono di conseguenza meno elastiche e più permeabili, creando localmente una dilatazione e una stasi sanguigna. L’emoglobina si accumula quindi nella parte infra-orbitale e si degrada per ossidazione in biliverdina, bilirubina o ferro. Questi ultimi sono all’origine della caratteristica colorazione della stanchezza sotto gli occhi. L’apigenina riduce quindi la fragilità dei capillari sanguigni, rafforzando la matrice dermica che sostiene la rete microvascolare.

Per quanto riguarda le sue proprietà antiossidanti, questo flavonoide inibisce fortemente la lipossigenasi e la perossidazione dei lipidi risulta così ridotta.
Per quanto riguarda invece le sue proprietà antinfiammatorie, potrebbe essere utile nel contrastare le allergie, oltre a rivelarsi un ottimo agente antivirale per il trattamento dell’HIV.

In quali alimenti è presente l’apigenina

Una delle fonti più comuni di consumo dell’apigenina è la camomilla. Tuttavia questa sostanza è presente anche in varie specie di frutta e verdura, come il prezzemolo, la cipolla, il sedano, il e il pompelmo. È presente anche nel vino rosso e nella birra.

L’abuso di apigenina

Nelle dosi consumate attraverso l’assunzione di cibo, non è stata segnalata una tossicità apparente di questa sostanza. Tuttavia, un sovradosaggio potrebbe invece causare avvelenamento o gravi effetti collaterali. Invece per quanto riguarda i sintomi di una carenza di flavonoidi, essi sono strettamente legati a quelli di una carenza di vitamina C. Sono particolarmente noti come tali sintomi le perdite di sangue, emorragie e facili ematomi. Una carenza di vitamine C e P può essere un fattore predisponente per reumatismi e febbre reumatica.

Chi non dovrebbe assumerla

Se si assumono altri medicinali o farmaci da banco, gli effetti di un eventuale integratore di apigenina potrebbero variare, aumentando il rischio di effetti collaterali o causare all’eventuale integratore un funzionamento non perfetto. Comunicando al proprio medico curante i medicinali assunti, si può aiutare a prevenire o a gestire l’interazione dei medicinali con gli integratori.

I migliori integratori di apigenina

Fonti

What do you think?

Written by Andrea

proteine del latte

Proteine del latte

Proteine dell'uovo

Proteine dell’uovo