A cosa serve l’apigenina? Scopri dove si trova, come aiuta il nostro corpo e come assumerlo come integratore.
Dove posso trovare l’apigenina?
Una delle fonti più comuni di consumo dell’apigenina è la camomilla. Tuttavia questa sostanza è presente anche in alcuni condimenti e in varie specie di frutta e verdura, come il prezzemolo, la cipolla, il sedano, il tè e il pompelmo, nonché in bevande a base di essi. È presente anche nel vino rosso e nella birra.
A cosa serve l’apigenina?
Un’alimentazione ricca di flavonoidi come l’apigenina potrebbe ridurre il rischio di alcune forme di cancro, in particolare quelle al seno, del tubo digerente, della pelle e della prostata. Si pensa inoltre che questa sostanza possa svolgere un ruolo protettivo in altre malattie influenzate dal processo ossidativo, come i disturbi cardiovascolari e neurologici. Potrebbe possedere anche delle proprietà detossinanti.
Può aiutare contro le occhiaie?
L’apigenina è inoltre un ottimo principio attivo per il trattamento delle occhiaie. Queste ultime, di colorazione vascolare, sono infatti direttamente legate allo stato della rete sanguigna e la riduzione della microcircolazione sanguigna si manifesta attraverso capillari più scuri, marcati e visibili. Le pareti vascolari sono di conseguenza meno elastiche e più permeabili, creando localmente una dilatazione e una stasi sanguigna. L’emoglobina si accumula quindi nella parte infra-orbitale e si degrada per ossidazione in biliverdina, bilirubina o ferro. Questi ultimi sono all’origine della caratteristica colorazione della stanchezza sotto gli occhi. L’apigenina riduce quindi la fragilità dei capillari sanguigni, rafforzando la matrice dermica che sostiene la rete microvascolare.
L’apigenina è un antiossidante?
Questo flavonoide è un forte antiossidante che ritarda efficacemente i processi neurodegenerativi periferici. Lo stress ossidativo contribuisce infatti alla progressione delle malattie neurodegenerative del sistema nervoso centrale e periferico, tra cui il morbo di Alzheimer, il morbo di Parkinson, l’ictus e la neuropatia diabetica. L’apigenina inibisce fortemente la lipossigenasi, un enzima appartenente alla classe delle ossidoreduttasi. Di conseguenza, la perossidazione dei lipidi risulta così ridotta.
Inoltre, per quanto riguarda invece le sue proprietà antinfiammatorie, potrebbe essere utile nel contrastare le allergie, oltre a rivelarsi un ottimo agente antivirale per il trattamento dell’HIV.
Chi non dovrebbe assumerla
Se si assumono altri medicinali o farmaci da banco, gli effetti di un eventuale integratore di apigenina potrebbero variare, aumentando il rischio di effetti collaterali o causare all’eventuale integratore un funzionamento non perfetto. Comunicando al proprio medico curante i medicinali assunti, si può aiutare a prevenire o a gestire l’interazione dei medicinali con gli integratori.