Vitamina B2 o Riboflavina, cos’è e a cosa serve: A cosa serve la Vitamina B2?, Emicrania e Prevenzione del cancro, eccesso, come assumerla come integratore.
Che cos’è la vitamina B2
La vitamina B2 o riboflavina, è una vitamina idrosolubile che non viene immagazzinata nell’organismo. Essa, come le altre vitamine B, aiuta il corpo a costruire i globuli rossi e a sostenere altre funzioni cellulari che danno energia.
Si trova specialmente nei prodotti caseari tra cui ricotta, latte e formaggi.
A cosa serve la vitamina B2?
La vitamina B2 serve a scomporre proteine, grassi e carboidrati. Svolge un ruolo primario nell’approvvigionamento di energia nell’organismo.
La riboflavina aiuta a convertire i carboidrati in adenosina trifosfato (ATP). L’ATP composto è vitale per l‘immagazzinamento di energia nei muscoli. Il corpo umano ricava ATP dal cibo, e l’ATP produce energia in base alla necessità.
Inoltre, la vitamina B2 è essenziale per:
- Mantenimento delle mucose dell’apparato digerente
- Mantenimento del fegato sano
- Aiuta a mantenere sani gli occhi, i nervi, i muscoli e la pelle
- Assorbimento e attivazione di ferro, acido folico e vitamine B1, B3 e B6
- Favorisce la produzione di ormoni da parte delle ghiandole surrenali
- Supporta lo Sviluppo fetale
Inoltre l’Istituto Nazionale della Sanità Americano riporta alcune correlazioni tra riboflavina emicrania e riduzione del rischio di cancro.
Emicrania
L’emicrania è una forma di mal di testa che è caratterizzata da dolori intensi e pulsanti in alcune zone localizzate della testa.
La Vitamina B2 è necessaria per la funzione mitocondriale. Poiché si ritiene che le disfunzioni mitocondriali siano la causa di alcuni tipi di emicrania, i ricercatori stanno cercando di capire se l’uso di Riboflavina possa essere un trattamento valido per la prevenzione e/o il trattamento dell’emicrania.
Studi
Alcuni studi, ma non la totalità, hanno rilevato effetti benefici nell’uso della Vitamina B2 come trattamento dell’emicrania.
In uno studio su 55 persone, l’assunzione di 400mg giornalieri di Riboflavina ha ridotto la frequenza degli attacchi di emicrania rispetto all’uso di un placebo. In uno studio su 41 bambini, 200/400 mg al giorno di riboflavina per 3/6 mesi hanno ridotto significativamente la frequenza e l’intensità dell’emicrania. Tuttavia due studi su bambini hanno evidenziato che l’assunzione da 50 a 200 mg di riboflavina non ha portato migliorie rispetto al placebo.
Conclusione
Grazie a questi studi la American Academy of Neurology e l’American Headache Society hanno concluso che la Vitamina B2 può essere utilizzata nel trattamento e la prevenzione dell’emicrania.
Inoltre la Canadian Headache Society raccomanda l’assunzione di 400 mg giornalieri di riboflavina per la prevenzione dell’emicrania, evidenziando che, sebbene le prove a sostegno di questa raccomandazione risultino essere di bassa qualità, vi sono documentate prove di benefici reali e gli effetti collaterali indotti dall’assunzione di questa quantità di Vitamina B2 sono minimi.
Prevenzione del Cancro
Gli studiosi hanno teorizzato che la riboflavina potrebbe aiutare a prevenire i danni al DNA causati da agenti cancerogeni agendo come coenzima con alcuni enzimi del citocromo P450. Tuttavia i dati sulla relazione tra Vitamina B2 e la prevenzione o il trattamento del cancro sono poco numerosi e gli studi risultano avere risultati contrastanti.
Studi
Diversi studi osservazionali rivelano risultati contrastanti sulla relazione di Vitamina B2 e rischio di cancro ai polmoni. Uno studio prospettico di circa 15 anni su più di 40.000 persone ha rivelato che l’assunzione media di riboflavina è stata di 2.5mg al giorno. I dati hanno evidenziato una importante associazione inversa tra l’assunzione di Vitamina B2 e il rischio di cancro ai polmoni nei fumatori.
Tuttavia un altro studio prospettico di 12 anni su più di 300.000 persone svolto dalla European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition non ha trovato correlazioni tra l’assunzione di riboflavina e la diminuzione del rischio di cancro colo-rettale. Inoltre, uno studio prospettico Canadese, durato in media 16 anni, svolto su quasi 90.000 donne di età compresa tra i 40 e i 59 anni non ha mostrato alcuna associazione tra l’assunzione di riboflavina e la diminuzione del rischio di cancro ai polmoni.
Anche gli studi osservazionali sulla relazione tra rischio di cancro colon rettale e assunzione di Vitamina B2 non hanno dato risultati conclusivi. Lo studio osservazionale Women’s Health Initiative Observational Study ha mostrato che secondo l’analisi dei dati di quasi 90.000 donne in post menopausa l’assunzione di Vitamina B2 era associata ad un minor rischio di cancro colo-rettale. Uno studio, su quasi 2500 individui con cancro e più di 4000 individui senza cancro, durato 13 anni ed effettuato in uno studio olandese non ha trovato nessuna associazione significativa tra rischio di cancro al colon e assunzione di Vitamina B2.
Conclusioni
Sono necessari ulteriori studi per chiarire la relazione tra l’assunzione di riboflavina e vari tipi di cancro e determinare se l’assunzione di Vitamina B2 possa ridurre il rischio di cancro.
Eccesso di Vitamina B2
Forse perché la solubilità della Vitamina B2 e la capacità di essere assorbita nel tratto gastrointestinale sono limitate, l’assunzione di alimenti contenenti diverse volte la quantità di Riboflavina consigliata giornalmente non hanno una tossicità osservabile. Poiché non sono stati segnalati effetti indesiderati dovuti da un’elevata assunzione (400 mg al giorno per almeno 3 mesi), non è stato stabilito un limite massimo tollerabile. Tuttavia anche se non rilevati è importante rispettare i dosaggi consigliati poiché non è detto che non vi siano effetti collaterali.