A cosa serve il ginkgo biloba? Scopri le funzioni di questa pianta, il suo dosaggio, gli effetti collaterali e in quali integratori si trova.
Cos’è il Ginkgo biloba?
Il Ginkgo biloba è un integratore molto popolare e uno dei farmaci a base di erbe più venduti al mondo. L’estratto di Ginkgo biloba è raccolto dalle foglie verdi essiccate della pianta ed è disponibile normalmente come estratto liquido oppure in capsule e compresse. Le persone lo possono usare per una varietà di motivi, in particolar modo interagisce con la funzione cerebrale e la circolazione del sangue.
A cosa serve il Ginkgo biloba?
Questa pianta viene usata per trattare molte condizioni. Si pensa che i suoi benefici per la salute di derivino dalle sue elevate proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Essa può anche aumentare il flusso sanguigno e giocare un ruolo importante nel modo in cui i neurotrasmettitori operano nel cervello. Viene utilizzato particolarmente come trattamento per la demenza, per il morbo di Alzheimer e per l’affaticamento. Altre condizioni per le quali è consigliato il suo utilizzo sono:
- ansia e depressione
- schizofrenia
- insufficiente flusso di sangue al cervello
- problemi di pressione sanguigna
- mal di montagna
- disfunzione erettile
- asma
- neuropatia
- cancro
- sindrome premestruale
- disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD)
- degenerazione maculare
I rischi del Ginkgo biloba
Il Ginkgo è generalmente sicuro per le persone sane, sempre se usato con moderazione fino a sei mesi. Gli effetti collaterali gravi sono rari. Potrebbe causare una reazione allergica in alcune persone. Il rischio può essere maggiore se si è allergici all’urusciolo, una resina oleosa che si trova nell’edera velenosa, nel sommacco, nella quercia velenosa e nella scorza di mango.
Il ginkgo potrebbe aumentare il sanguinamento. Non deve essere usato se si ha un disturbo di sanguinamento o se si prendono farmaci o altre erbe che possono aumentare il rischio di sanguinamento. Per limitare questa condizione bisognerebbe smettere di prendere il Ginkgo almeno due settimane prima di sottoporsi a un intervento chirurgico. A causa del potenziale rischio di perdite di sangue, non si deve usare il Ginkgo in caso di gravidanza. La pianta non è stata studiata per l’uso in donne incinte, donne che allattano o bambini.
Non si deve inoltre prende se si stanno assumendo farmaci che alterano la coagulazione o dei farmaci anti-infiammatori non steroidei come l’ibuprofene. Il Ginkgo può avere gravi effetti collaterali. Se stai prendendo dei farmaci, informa il tuo medico della dose che pensi di prendere.
Questa pianta può anche abbassare lo zucchero nel sangue. Usare con cautela se si ha il diabete o ipoglicemia o se si prendono altri farmaci o erbe che abbassano i livelli di zucchero nel sangue.
Altri potenziali effetti collaterali del Ginkgo potrebbero includere:
- mal di testa
- vomito
- diarrea
- nausea
- palpitazioni cardiache
- vertigini
- eruzione cutanea
Non mangiare semi di ginkgo o foglie di ginkgo non lavorate: sono tossiche.
Quanto ginkgo biloba al giorno?
Non essendo questo estratto approvato dalla FDA o dal Ministero della Salute per il trattamento di condizioni mediche, non esiste una dose giornaliera standard ufficiale. Tuttavia, la maggior parte degli studi ha testato dosaggi compresi tra 120 e 480 mg di estratti di foglie di Ginkgo biloba giornalieri, solitamente suddivisi in 3 dosi. Per esempio, uno studio ha mostrato che potrebbe essere necessario un dosaggio di 240 mg di Ginkgo al giorno per poter avere effetti clinicamente rilevanti nelle persone affette da demenza.